Pratica Collaborativa

Dal 2016, mi sono formata alla Pratica Collaborativa, nel ruolo di Esperto delle Relazioni.

La Pratica Collaborativa rappresenta un metodo non contenzioso di negoziazione dei conflitti, che si affianca ai metodi alternativi di risoluzione delle controversie previsti dall’ordinamento giuridico italiano (ADR – dall’acronimo inglese di Alternative Dispute Resolution).

Tale metodo attribuisce ai professionisti che vi si formano le competenze necessarie per operare in modo efficace e costruttivo all’interno di qualsiasi percorso di ADR.

Il suo ambito iniziale e di elezione (USA, 1990) é rappresentato dai conflitti familiari, ma opera anche con grande efficacia nelle dispute successorie, in materia contrattuale e civile commerciale, ossia in ogni controversia in cui sia preferibile e possibile  lavorare insieme alle Parti per preservare il valore (di un oggetto, di un bene, di una quota, di una dinamica relazionale…), focalizzandosi sugli interessi  piuttosto che frammentare l’oggetto del contendere in una logorante guerra di posizione.

Si passa così da una logica win-lose, ben nota nelle controversie in ambito legale tradizionale, ad un sistema di co-creazione di un accordo che sia il più possibile rispettoso degli interessi di tutte le Parti coinvolte.

La massima attenzione è focalizzata sulle dinamiche relazionali delle Parti in conflitto, con particolare riguardo ai figli se si opera in ambito familiare, affinché lo scontro si trasformi, grazie alla gestione della crisi secondo principi di buona fede, trasparenza e riservatezza, in un’opportunità trasformativa per tutti i protagonisti. A ciò si aggiunge l’impegno dei professionisti che assistono le parti in un caso collaborativo a non assisterle in un eventuale sviluppo processuale del conflitto.

La Pratica Collaborativa prevede un approccio interdisciplinare di professionisti formato dagli avvocati, uno per ogni Parte, da un esperto delle relazioni, da uno psicologo dell’età evolutiva se in presenza di minori e ove necessario, e spesso anche da un commercialista-esperto finanziario che si occupi della problematica da un punto di vista economico. Tutti i professionisti al tavolo sono preparati all’utilizzo di tale metodo ed ai principi della Pratica Collaborativa attraverso la medesima formazione interdisciplinare.

Tale metodologia permette di guardare al conflitto in modo collegiale e da più angolature professionali, ponendo le basi, attraverso un intenso lavoro condotto insieme alle Parti, per il raggiungimento del miglior accordo, in ottica evolutiva.

In questo ambito, mi sono formata negli Stati Uniti ed in Italia come Esperto delle Relazioni e svolgo altresì l’attività di Formatrice all’interno dell’AIADC Associazione Italiana Professionisti Collaborativi, di cui faccio parte dal 2017.

A partire dal luglio 2020 mi sono formata con colleghi italiani nella gestione del conflitto secondo il metodo della negoziazione collaborativa e della negoziazione basata sugli interessi, insegnamento proveniente dalla Harvard Law School (USA).

Da marzo 2021 il Direttivo AIADC mi ha riconosciuto la possibilità di ricoprire all’interno della Pratica Collaborativa anche il ruolo di Esperto Finanziario neutrale.

Per saperne di più: https://praticacollaborativa.it/